L' APPARATO DIGERENTE: LO STOMACO, DISTURBI DI ORIGINE PSICOLOGICA E POSSIBILI RIMEDI NATURALI

 

"La salute è il primo dovere della vita".     (Oscar Wilde)

 

 

- Lo stomaco, organo dell'apparato digerente

- Disturbi classici dell'apparato digerente (elenco)

- Disturbi specifici dello stomaco

- Cause psico-emotive

- Rimedi alternativi

 

Lo stomaco fa parte dell'apparato digerente ed è l'organo muscolare a forma di sacca-bisaccia che si trova tra la parte terminale dell' esofago, con cui è in comunicazione attraverso il cardias, e la parte iniziale dell' intestino il duodenocon cui comunica attraverso il piloro; questi 2 orefizi (cardias e piloro) con funzione di valvole impediscono il reflusso del materiale digerito dallo stomaco all'esofago e dall'intestino allo stomaco. La parete interna è costituita da vari strati e il suo interno è rivestito anche da una mucosa che contiene ghiandole formate da cellule con diverse funzioni, innanzitutto la secrezione del succo gastrico. Nello stomaco infatti, il cibo viene sottoposto all'azione dell'acido cloridrico e di enzimi, quindi viene trasformato in una pasta semiliquida (chimo) che attraverso il piloro passa lentamente nel duodeno e quindi nell'intestino per una completa digestione.

 

I DISTURBI DELL' APPARATO DIGERENTE SONO DIVERSI E MOLTE PERSONE SOVENTE NE SOFFRONO:

- COLITI

- MORBO DI CROHN

- DIARREA/STIPSI

- PRURITO O DOLORE ANALE

- DIFFICOLTA' NELL'INGOIARE

- SINDROME DEL COLON IRRITABILE

- BRUCIORE DELLA BOCCA E DELLA LINGUA

 

PER QUANTO RIGUARDA NELLO SPECIFICO LO STOMACO:

- ACIDITA' GASTRICA

- REFLUSSO (O RIGURGITO)

- ULCERA PEPTICA

 

ACIDITA' GASTRICA (PIROSI)

Sensazione di bruciore causato da un eccessiva produzione di acido cloridrico all'epigastrio (alla bocca dello stomaco) e a volte nella cavità orale a causa dei rigurgiti. Si possono associare nausea, vomito (anche con sangue)

GASTRITE ACUTA

Processo infiammatorio a carico della mucosa dello stomaco, spesso causato da sostanze irritanti quali alcuni farmaci antinfiammatori o alcuni tipi di cibo, ma in questi casi scompare appena si sospende la causa irritante

GASTRITE CRONICA

Acidità di stomaco frequente e persistente (non transitoria). Si associa la pesantezza dopo i pasti e anoressia. Etilismo e tabagismo incidono in modo significativo

REFLUSSO (O RIGURGITO)

Si manifesta con il ritorno di cibo o succhi gastrici dallo stomaco all'esofago o alla bocca. Può comparire in modo saltuario senza alcuna patologia

REFLUSSO GASTRO-ESOFAGEO

E' una sindrome causata da un cedimento delle strutture anatomiche tra stomaco ed esofago. Può derivare dall'assunzione di sostanze irritanti come alcuni farmaci o fumo di sigaretta. In altri casi, può indicare ernia iatale, in cui c'è una risalita di una parte dello stomaco dalla zona addominale alla zona toracica. Il reflusso gastrico può associarsi a complicazioni come infiammazione o restringimento dell'esofago e ulcere

ULCERA PEPTICA

Lesione a carico della mucosa esposta all'azione del succo gastrico; a seconda dell'area colpita si definisce duodenale o gastrica. Si sviluppa per azione dell'acidità del succo gastrico, probabilmente a causa di uno squilibrio tra il grado di acidità e i meccanismi protettivi (mucosa). E' un dolore simile a un crampo o sentito come bruciore e acidità; generalmente si verifica a digiuno e migliora con l'assunzione di cibi e sostanze alcaline che riducono l'acidità. Talora ci si sveglia di notte per il dolore e si deve mangiare qualcosa per riprendere sonno. Raramente si manifesta con ematemesi (sangue nel vomito) omelena (sangue nelle feci) o ancora senza alcuna sintomatologia dolorosa. Sintomi simili sono quelli di una malattia più rara e grave: il cancri allo stomaco

 

CAUSE PSICO-EMOTIVE

Lo stomaco è un organo quindi essenziale ma estremamente delicato, soggetto ad alterazioni più o meno gravi e spesso riconducibili a somatizzazioni, quindi a problematiche di natura psico-emotiva.

Come già descritto in altri articoli in questo blog (herpes, pelle etc) la Psiche di un individuo non riesce a riconoscere con consapevolezza o a gestire una determinata sofferenza e quindi ricorre al metodo, considerato da essa, meno traumatico e più palese .. ovvero "proietta" sul fisico causando dei veri e propri sintomi organici. Tale proiezione ha quindi due significati : quella di salvaguardare in qualche modo lo stato psicologico (meglio guarire un sintomo fisico che sopportare un trauma psicologico spesso troppo invadente e invalidante) ed inoltre creare una sorta di " campanello di allarme evidente", una concretizzazione, una dimostrazione di ciò che si sta provando.

Purtroppo questi "segnali" non vengono individuati e considerati come messaggi della psiche e come cause derivanti da essa, non risultano come traduzioni del disagio, di conseguenza si opta solo ed esclusivamente per una terapia farmacologica non prendendo in considerazione i possibili rimedi alternativi che potrebbero invece lavorare sulla vera causa e allo stesso tempo alleviare i fastidiosi e dolorosi sintomi. Il risultato derivante può essere la ricomparsa del disagio periodicamente nonchè una sua cronicizzazione anche con possibili complicazioni importanti.

Ho avuto occasione di seguire pazienti che lamentavano questi disturbi in continuazione e che da anni erano in cura con farmaci specifici a curare la sintomatologia, ma solo dopo aver riconosciuto ed elaborato la vera origine di tali disturbi sono riusciti ad ottenere reali benefici psico-fisici abbandonando definitivamente il farmaco.

(tuttora ci sono spot pubblicitari ingannevoli che sponsorizzano gli effetti positivi di un farmaco pur dichiarando l'origine emotiva del disturbo..e senza aggiungere ulteriori informazioni preziose a riguardo.. il messaggio che ne risulta in maniera subliminata è: il farmaco guarisce anche la causa psicologica...Assurdo!!)

La possibilità e la capacità di elaborare consapevolmente le emozioni ovviamente negative (ansia,rabbia, rancore,colpa, tristezza,dolore etc) che esse derivino da un trauma significativo (lutto,divorzio,perdita del lavoro..) o da una quotidianità incentrata su situazioni particolarmente stressanti (problemi economici, scolastici..) a lungo termine, è essenziale per una condizione sana a livello psico-fisico.

Spesso sentiamo dire "non digerisco questa situazione", "non riesco a digerire il mio capo" o ancora " questa condizione mi appesantisce" quella persona mi sta qui.. (indicando la bocca dello stomaco)" ebbene, queste frasi potrebbero essere una prima manifestazione di un certo malessere, una esternazione di qualcosa che non va e che cerchiamo di verbalizzare. Le nostre emozioni negative cercano in qualche modo di emergere.. (Persino il cosiddetto "ingoiare il rospo" ha un suo significato e una certa responsabilità per quanto riguarda l'insorgenza di una sintomatologia corporea). Se questo viene sottovalutato o ignorato gli organi assorbono tali emozioni generando disturbi organici.

E' ovvio che non tutti i soggetti sono predisposti a tale meccanismo "patologico" inoltre ognuno ha il suo "organo bersaglio" su cui riversare le proprie emozioni, organo spesso correlato al disagio da cui deriva l'emozione (una relazione sentimentale/sessuale vissuta con sentimento di colpa e vergogna potrebbe portare a casi di cistite ricorrenti ad es.). Ci sarà colui o colei che avrà problemi cardio-circolatori o uro-genitali, emicranie o disturbi legati al sonno o all'alimentazione, alla pelle o appunto a problemi gastro-intestinali. Ma il meccanismo è il medesimo, NON RIUSCIRE A RICONOSCERE E/O GESTIRE LE PROPRIE EMOZIONI NEGATIVE.

 

RIMEDI ALTERNATIVI

Escludendo doverosamente qualsiasi origine di tipo organico (malattie infettive, malattie autoimmuni etc..) e considerando l'eventuale assunzione costante di agenti irritanti quali ad es. alcol, fumo e simili, quando le cause del disturbo sono di origine psicologica i rimedi alternativi possono essere utili se non preferibili, ovviamente in considerazione di ogni singolo individuo e dalla propria condizione emotiva, sociale etc.. (la sua unicità).

I Fiori di Bach e i Fiori Australiani risultano, anche in questo caso, perfetti per lavorare a livello emozionale. Si dovrà indagare l'emozione negativa che è alla base del disturbo e la sua correlazione nell'esperienza del soggetto (ad es. emozioni : rabbia, rancore => trauma : divorzio ... oppure dolore, colpa => lutto ) Per questo motivo è consigliabile rivolgersi ad un esperto di floriterapia che valuti il soggetto attraverso almeno 2/3 colloqui o ancor meglio far riferimento ad uno psicologo che abbia una preparazione ed una certa esperienza nell'ambito della floriterapia.

Un supporto psicologico risulta essere neccessario se non doveroso per poter riconoscere, accettare ed elaborare le proprie emozioni.

Parallelamente, anche percorsi di rilassamento (yoga, training autogeno e simili) possono essere utili per una gestione migliore dello stress.

Infine in caso di acidità gastrica, gonfiore, pesantezza o cattiva digestione, si può ricorrere a semplice acqua e bicarbonato e tisane specifiche (ad esempio menta, finocchio, malva, etc..) ovviamente tenendo in considerazione le eventuli allergie, intolleranze o pseudo-intolleranze a tali rimedi fitoterapici. L'aloe Arborescens e il miele di Manuka (singolarmente ma meglio ancora in combinazione) sembrano essere un ottimo rimedio per queste problematiche e non solo.