LA PSICOSOMATICA E I FIORI DI BACH

 

 

L'interconnessione fra eventi della vita psichica e processi fisiologici del corpo è stata riconosciuta in tutti i tempi e in tutte le culture. La medicina psicosomatica, si ripropone di chiarire in chiave scientifica l'importanza delle interferenze della psiche sul soma e viceversa per arrivare quindi ad una prevenzione, una terapia ed una riabilitazione profondamente rinnovate perchè al centro dell'interesse c'è l'uomo “ammalato” e non più la malattia. Già le osservazioni di Freud sui casi clinici dell 'Isteria (“il paziente isterico dal punto di vista medico non ha nulla ma è malato”), costituirono le primissime fondamenta del pensiero psicosomatico.

Di fatto lo studio psicoanalitico dell'Isteria dimostrò il potere dell'apparato psichico di causare modificazioni e sintomi anche importanti a carico del corpo e, allo stesso tempo, palesava la capacità di cura di disturbi a carico della dimensione somatica attraverso un trattamento basato su uno strumento psichico. I sintomi psicosomatici, si esprimono attraverso il corpo, coinvolgono il Sistema Nervoso Autonomo e forniscono una risposta vegetativa a quelle situazioni di disagio psichico e/o stress. Sono considerate vere e proprie malattie psicosomatiche quelle in cui si riconosce una totale (o quasi) genesi psicologica, in questo caso si riconosce lo stato di malattia di un determinato organo.

I rimedi scoperti sessant'anni fa dal dottor Edward Bach stanno ottenendo sempre più successo ed ottimi risultati tra chi li usa, grazie anche alla loro effettiva semplicità e naturalità, ciò in riferimento alla loro assunzione e all'assenza di effetti nocivi sull'organismo. I rimedi floreali menzionati infatti, non sono altro che semplici piante selvatiche, non tossiche, che la maggior parte di noi conosce (alcuni esempi: “rosa canina – Wild Rose”, “cicoria selvatica – Chicory”, “quercia – Oak”); usandone l'infiorescenza a contatto con l'aria e la luce del sole, costituiscono un vero e proprio sistema terapeutico. Obiettivo del dottor Bach era “curare il paziente, l'uomo e non la sua malattia” quindi, non solo i sintomi ma le cause che possono aver generato una specifica sintomatologia. Nel pensiero di Bach non vi era divisione tra la Psiche e il Soma, bensì lo stesso valutava la malattia come un evento unico e globale i cui sintomi segnalavano all'individuo la necessità di rientrare nella giusta strada, nel giusto equilibrio.

L'approccio floriterapico che rientra nella rosa delle medicine non tradizionali ricorda quello omeopatico*, in quanto prende in considerazione la persona anche dal punto di vista psicologico, e si colloca quindi nell'alveo della medicina olistica (dal greco hòlos - tutto) cioè dalla medicina integrale. La medicina olistica infatti, ritiene indispensabile studiare sempre tutti gli aspetti della persona, non solo le manifestazioni del male a livello fisico.

Numerose ricerche mediche, psicologiche e sociali, documentano la notevole influenza reciproca tra la psiche, gli eventi stressanti, il corpo e la salute. Lo stress, tanto menzionato negli ultimi anni e per ovvie ragioni, non è altro che una reazione tipica e normale di adattamento del corpo ad ogni cambiamento fisico o psichico; è il protrarsi eccessivo di una delle fasi di adattamento (rilassamento, stato di allarme, tensione, reazione) a rivelarsi dannoso per la salute.

Secondo la PNEI (psico-neuro-endocrino-immunologia) sviluppatasi negli anni '80, sono implicati i vari sistemi interagenti tra loro: i vissuti psichici, il Sistema Nervoso, il Sistema Endocrino, e il Sistema Immunitario in risposta allo stress, la malattia psicosomatica scaturisce sia da un effetto locale diretto, sia dalla risposta degli organi bersaglio ai sistemi coinvolti, sia dagli squilibri delle loro interazioni, scatenando una serie di processi fisiologici. Perchè associare una terapia naturale, in questo caso la floriterapia di Bach, ad un percorso psicologico? La risposta è alquanto semplice. I rimedi del dottor Edward Bach di fatto si basano sulla semplicità di valutazione ed assunzione di fiori adeguati ad un determinato disagio presente, anche se in modo transitorio, in uno specifico momento della nostra vita. Basta acquistare un libro dettagliato, cercare su un sito web specifico, recarsi quindi in farmacia o erboristeria e richiedere i rimedi necessari in un'unica composizione, (fortunatamente oggi, c'è una certa “apertura” nei confronti di questi rimedi naturali). Ad esempio, se ci sentiamo stanchi fisicamente e mentalmente dopo aver assistito o curato qualcuno (magari un parente) per un certo periodo di tempo.. possiamo associare due fiori, uno per il trauma che comporta la malattia del nostro caro e l'altro fiore per la mancanza di energia che ne è seguita. Se a tutto ciò si aggiunge un senso di colpa o rimorso, si contemplerà un terzo rimedio apposito.. attenzione, in questo caso si fa riferimento a problematiche passeggere e non ripetute nel tempo (non recidivanti), inoltre bisogna avere una buona preparazione inerente alla floriterapia in questione perchè ogni singolo fiore pur avendo un proprio ruolo, unito ad altri fiori può ottenere un'azione secondaria; infine, è necessario avere la capacità di “sentirsi” di capire le reali esigenze di cui si ha bisogno, e non è sempre facile!

Diversamente, se il disagio sembra non avere alcuna motivazione diretta, oppure se deriva da problematiche non risolte in passato che però riemergono attraverso una causa scatenante (un lutto, una malattia, un cambiamento etc.), risulta difficile attraverso un libro o ad un sito, senza strumenti adeguati, capire e di conseguenza cercare di risolvere il problema.

Bisogna inoltre considerare la possibile presenza di difese psichiche che possono impedire tale comprensione ad una persona implicata emotivamente e soprattutto “non addetta ai lavori”. In questo caso sarebbe quindi opportuno e funzionale fare un percorso psicologico anche breve che consenta allo specialista di capire obiettivamente le dinamiche implicate nel disagio, aiutare il paziente a riconoscerle e affrontarle e, ovviamente se preparato in tale settore, consigliare parallelamente la terapia floriterapica.

 

*va ricordato però che gli effetti della floriterapia sono più immediati rispetto a quelli omeopatici