PELLE E DISTURBI PSICOSOMATICI

 

“A pelle si sentono cose a cui le parole non sanno dare un nome”  A. Merini

 

La pelle come è noto ricopre l'intero organismo, di fatto è l'organo più esteso ed è costituito da 3 strati: lo strato esterno o EPIDERMIDE formato da cellule morte ed indurite, lo strato sottostante detto “di MALPIGHI” formato da cellule prolifere e che sostituiscono quelle superficiali (che si distaccano sotto forma di scaglie, forfora etc.) ed infine il DERMA, la zona più interna fatta di cellule vive, percorse ed irrorate da vasi sanguigni.

Le funzioni “fisiologiche” della pelle comunemente conosciute sono diverse e molto importanti: è un ottimo regolatore della temperatura corporea, è un organo di respirazione, è anche un organo di difesa, protegge infatti l'organismo dal caldo e dal freddo, lo protegge dall' umdità e dalla polvere, dai veleni, dai microbi, dai corpi duri, da parassiti etc.; inoltre tramite essa vengono espulse le tossine attraverso il sudore (ma anche in assenza di esso).

 

Ma consideriamo questa parte del nostro corpo anche in modo più profondo, in modo più “psicologico”. La pelle è l'organo più esposto alla vista, è la zona di contatto con l'esterno, si pone come barriera tra noi e il resto del mondo. E' la struttura di confine tra il Sé e il non Sé quindi la nostra area di interazione ed interscambio con l'esterno. Può essere oggetto di attrazione oppure di repulsione nelle relazioni.

Fin dai primi mesi di vita, la pelle risulta essere un'importante strumento di esplorazione e comunicazione (basti pensare alle prime esperienze percettive fra madre e figlio e alle gravi carenze provocate dalla mancanza di tale approccio comunicativo). Secondo studi psicoanalitici risulta importante nell'organizzazione dell' Identità e delle funzioni dell'Io.

Questo organo così essenziale può essere spesso implicato nelle vicende psico-emotive dell'individuo e le può esprimere attraverso le cosiddette malattie dermatologiche. In questo caso si parla di DISAGI PSICOSOMATICI DELLA PELLE, ovvero quei disagi che hanno come causa di attivazione e mantenimento una o più componenti psicologiche e relazionali; tale causa andrà quindi a manifestarsi sull'organo in questione alterando fattori chimici e biologici.

Le malattie dermatologiche possono quindi diventare un'importante segnale di un problema latente, un messaggio “visibile”, a se stessi e agli altri (inteso come richiesta di aiuto) di qualcosa che non va e che deve essere risolto. Il corpo in modo intelligente porta il disagio psicologico sottostante verso l'esterno per salvaguardare un organo interno.

Consideriamo alcune possibili manifestazioni cutanee:

- HERPEX SIMPLEX labiale o genitale (vedi articolo)

- HERPES ZOSTER (o fuoco di S.Antonio), anch'esso un virus (lo stesso della varicella) latente e inattivo nei nostri neuroni gangliari sensoriali primari, che si può risvegliare dopo anni durante un temporaneo indebolimento del Sistema Immunitario, dopo una prolungata esposizione ad una situazione particolarmente stressante

- CANDIDOSI anch'essa con comparsa in periodi di forte stress, abbassamento delle difese immunitarie e il cui sintomi è legato ad un senso di impotenza e incapacità rispetto a determinate circostanze

- PSORIASI (la più tipica malattia psicosomatica). I soggetti con Psoriasi sono persone che tendenzialmente non esprimono la loro aggressività, vivono la vita in modo stressante-ansioso, sono asociali perchè timorosi dell'altrui giudizio negativo.

- DERMATITE ATOPICA attivata dagli Acari ma favorita e sostenuta da un substrato emotivo legato al processo di individuazione-separazione; è una patologia tipica dell'infante (ma non solo) che ha difficoltà nell'identificazione e nell'espressione delle proprie emozioni, soprattutto rabbia e aggressività.

Anche un semplice prurito generalizzato o locale può avere come causa sottostante una problematica psicologica.

Insomma, la pelle è tra le più importanti organi di espressione emotiva ed è quello che reagisce più rapidamente allo stress.

 

Per la cura, è necessario che il medico a cui ci si rivolge non si soffermi solo ed esclusivamente alla medicazione sintomatica senza considerare le possibili cause sottostanti soprattutto quando, nonostante i medicamenti suggeriti, tali problematiche persistono nel tempo o si ripresentano periodicamente.

La Floriterapia può risultare essenziale per tali disagi psicosomatici, così come l'omeopatia. Utilizzo con successo, anche in questi casi, i Fiori di Bach e trattandosi di pelle si è dimostrata efficace l'associazione della crema Rescue Remedy (la versione in crema di Rescue Remedy in gocce ma con l'aggiunta di un ulteriore fiore Crab Apple).

Ricordiamo di sostenere anche il Sistema Immunitario, è importante! (Se non si assumono farmaci immunosoppressori, chiedete sempre al vostro medico!). La fitoterapia in questo caso può essere molto utile.